lunedì 5 dicembre 2011

Sicurezza e prevenzione nella movimentazione manuale dei pazienti.

Le patologie muscolo-scheletriche riferite alla colonna vertebrale e in particolare al rachide lombare sono molto diffuse nelle realtà ospedaliere.
La lombalgia risulta essere la più frequente causa d’invalidità temporanea, e quindi d’assenza dal lavoro, nei paesi industrializzati.

Il personale sanitario, sia esso infermiere, fisioterapista, OSS, rispetto ad altri gruppi lavorativi, è considerato tra i più esposti a rischio “mal di schiena” in conseguenza della mobilizzazione manuale di pazienti.

L’ elevato costo sociale, delle patologie lombari, ha posto in risalto la necessità di un programma di prevenzione e di educazione sanitaria del lavoratore, atto a prevenire l’insorgenza o la cronicizzazione dei sintomi ed a ridurre il costo economico provocato dall’assenza lavorativa

La prevenzione primaria mette a disposizione delle aziende ospedaliere un metodo che permette di definire in modo integrato il contributo dei principali fattori determinanti la movimentazione manuale dei pazienti e orientare gli interventi di prevenzione basato sulla valutazione analitica del rischio.

La prevenzione secondaria tiene conto dell’introduzione degli ausili nell’attività lavorativa senza dimenticare le leggi dell’equilibrio, le procedure corrette per sollevare e spostare un carico, le giuste prese e la valutazione del paziente. Tutto questo rientra sotto un'unica dicitura di: “Tecniche di Movimentazione”.  Insieme di tutti gli atti che uno o più  operatori, dopo formazione, compiono ogni qualvolta si renda necessario eseguire una postura, una mobilizzazione o ancora un trasferimento di un paziente.
L’obiettivo finale di tutte le tecniche è quello di lavorare in sicurezza per l’operatore e per il paziente.

L’educazione sanitaria o anche detta prevenzione terziaria si sviluppa mediante la formazione dell’operatore.
E’ importante che esso impari a modificare i propri comportamenti e lo potrà fare solo se sarà messo a conoscenza dei fattori di rischio ai quali è esposto, ai possibili danni che ne possono derivare e di conseguenza anche i comportamenti individuali che possono contrastarli.

 

L’operatore ha come obbligo primario il prendersi cura del proprio corpo che è lo strumento principale del suo lavoro e se non mantenuto in perfetta efficienza non permette di svolgere al meglio le proprie mansioni.

Sicurezza, durane le attività degli operatori sanitari, e prevenzione, del sovraccarico funzionale della colonna vertebrale durante la movimentazione manuale dei pazienti, permettono di garantire una migliore qualità delle prestazioni erogate e una risposta più adeguata ai bisogni delle persone assistite.

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